BUONE FESTE

BUONE FESTE

All’inizio del 2019 avevo augurato a tutti un anno all’insegna dell’innovazione, e ora che giunge al termine posso dire che per me lo è stato certamente – e spero anche per voi!

Dalle parole ai fatti: in gennaio ho iniziato la mia collaborazione con Italia Innovation, una realtà che si occupa di innovazione nell’imprenditoria e mi ha permesso di tradurre importanti conferenze con personalità di spicco del mondo degli affari italiano e internazionale. Con una certa emozione ho stretto la mano a Riccardo Illy, Giovanni Bonotto, Vincent Stanley. Con l’occasione desidero rinnovare le mie congratulazioni alle due figure intelligenti e lungimiranti che hanno reso possibile tutto questo: Carlotta Borruto e Marco Mari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un’importante novità che mi ha resa una volta ancora fiera della mia città, Vicenza, è stata senza dubbio la riapertura al pubblico del Torrione di Porta Castello grazie a Fondazione Coppola. Io ero lì a tradurre da e verso il tedesco la conferenza stampa della prima esposizione, quella dedicata a Neo Rauch e Rosa Loy.

Il mito è qualcosa di eterno e immutabile oppure è eterno perché mutevole? Quest’anno ho avuto il piacere di riflettere su questa tematica mentre traducevo in consecutiva l’incontro pubblico con Marina Carr in occasione della presentazione della sua versione dell’Ecuba di Euripide al Teatro Olimpico di Vicenza.

Sul fronte innovazione tecnologica ho arricchito il mio bagaglio IT con un nuovissimo software di “interpretazione assistita”, cioè uno strumento che mi aiuta quando lavoro in cabina come interprete simultanea; sto parlando di Interpretbank, un valido strumento per raccogliere e utilizzare banche date terminologiche.

Ho lavorato anche quest’anno negli ambiti più diversi, dall’arte, alla finanza, alla tecnica, in conferenze internazionali e anche direttamente a bordo macchina; in ottobre è iniziata la mia collaborazione con un’azienda innovativa nel campo della lucidatura al plasma, Plasotec, che ho assistito come interprete durante la sua visita in Italia.

Dulcis in fundo, questa settimana mi è stato comunicato l’esito positivo dell’esame di idoneità che ho sostenuto per entrare come socio ordinario in AITI, l’Associazione Italiana Traduttori e Interpreti, nella categoria Interpreti di conferenza. Un motivo in più per essere orgogliosa del mio lavoro, una garanzia in più per voi che lo svolgerò sempre con i massimi standard qualitativi.

Vi aspetto nei nuovi, ruggenti, anni ’20, buone feste!